Pagina:Compendio del trattato teorico e pratico sopra la coltivazione della vite.djvu/134

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concludenti, o almeno assai più piccole. In qualche paese, per otturare interamente i buchi, si tapezza l’interno del gerletto con un buono strato di calce estinta coll’acqua.

Non bisogna aspettare il momento della vendemmia per far rimettere in buono stato i vasi destinati a trasportare le uve alla tina tanto sopra uomini, che sopra vetture; perchè gli operai, che sono assai pressati a quest’epoca, fanno ordinariamente molto male ciò che conviene, e non avrete più il tempo necessario per farle lavare a più riprese, e l’acqua non potrebbe più gonfiare tutte le parti.

Malgrado l’abitudine di costruire tutti questi vasi con legno di quercia, sarebbe assai più vantaggioso, che fossero fatti col cuore di pioppo, o con quello di salice. Questi vasi, essendo ben invinati, e ben custoditi dureranno sempre più di trenta anni.

Quanto ai vaselli, che sono grandi botti di quattro, cinque fogliette, si adoperano in tutti i paesi, dove le vigne sono lontane più leghe dall’abitato. La vendemmia non potrebbe soffrire questo tragitto allo scoperto, perciò si mette accuratamente in questi gran recipienti, che devono essere cerchiati con forza: mentre in tempi caldi, la fermentazione si stabilisce tanto prontamente, e con tanta violenza, che come non siano buoni, il liquore effervescente passa attraverso la più più piccola apertura, da dove si perderebbe una gran quantità di vino.