Pagina:Compendio del trattato teorico e pratico sopra la coltivazione della vite.djvu/139

Da Wikisource.

o[ 136 ]o

cino con ghiaja grossa meschiata alla sabbia, tutto perfettamente lavato, per purgarlo dalle parti terrose, si fa estinguere della buona calce nuova, la cui proporzione dev’essere più grande di un quinto o di un quarto di quello della malta ordinaria. Com’ella sia fusa, si meschia, e si pesta tutto con pestelli, in modo di avere un miscuglio ben fatto, e s’impiega subito.

La forma quadra è la più economica ad impiegarsi, soprattutto se se ne fanno costruire molte, perchè volendone tre p. e. le faccie interne di quelle all’estremità servono alla terza in mezzo, che in questo modo non abbisogna che di due parti.

La prima operazione è di costruire una fondamenta da muratore ordinario, alta trenta pollici, sopra il suolo: sopra questo letto si stende uno strato di béton alto un piede.

Lo scopo di quest’altezza è per facilitare il travaso del vino della tina, mettendo il recipiente sotto la cannella: ma questo metodo che sembra comodissimo e assai semplice à lo svantaggio di far perdere del mosto, il che non si potrebbe evitare, se non che ponendo ogni vaso sopra di un gran tinazzo.

Lo strato di béton sopra quello di muro dev’essere inclinato in maniera di facilitare interamente lo scolo del liquido contenuto nella tina, perchè questo piano forma il fondo: sopra di questo s’innalzano i quattro muri, dietro uno stampo, facendo delle casse di tavole ben unite, fissate con lunghi pali, che le sostengono solidamente.

Supponiamo che si vogliano costruire tre tine;