Pagina:Compendio del trattato teorico e pratico sopra la coltivazione della vite.djvu/142

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sione .... V X, albero, o circuito .... Y, ruota .... Z, la corda.

L’étiquet è oggi più impiegato, che i torchj a gran leve, perchè comodamente si mette da per tutto, la spesa è più piccola, tanto per la costruzione, che per il numero di uomini che abbisognano per ruotarlo. Se in cambio della ruota orizzontale Y, posta in faccia al torchio, che à più di otto piedi di diametro, si sostituisce una ruota verticale B, fig. 3, di dodici piedi, ed anche di quindici, se il luogo permette, e sulla quale possono montare tre, quattro uomini per serrarla, si avrà molto più forza. Questa ruota orizzontale è stata soppressa per tutto, perchè occupa perpetuamente un gran spazio: le si ànno sostituiti due vetti dritti, che attraversano l’albero in maniera di croce, uno sull’altro. Questi più, o meno lunghi, secondo il locale entrano in grandi cavità, in cui possono facilmente scorrere per lungo. Si ritirano, come l’espressione è finita, e il luogo resta voto: ma siccome queste cavità minorano la forza dell’albero, tutte le parti, che le circondano sotto e sopra sono guernite di cerchj di ferro. Si leva egualmente l’albero sul quale si divide la corda, bucando in alto il trave, che la riceve, o solamente escavandolo assai, perchè sollevandolo un poco, il suo perno di ferro possa entrare nel ganghero.

Se la ruota, fig. 3, à quindici piedi di diametro premerà un sol uomo: e se volesse impiegare tutta la sua forza, dubiterei che scoppiasse il torchio; ’O la prova più decisiva di ciò che avanzo, ma vi è una correzione da farsi a questa specie di torchio. Sull’albero dritto, la corda attortigliando-