Pagina:Compendio del trattato teorico e pratico sopra la coltivazione della vite.djvu/175

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non poter far conoscere quella preziosa composizione, colla quale ricoprono i loro vasi di rame, in maniera, che non siano più attaccati dall’azione dell’acido, che si trova nel vino.


CAPITOLO III.


Scelta dei vini destinati alla distillazione.


Non si può stabilire utilmente un luogo per abbruciare, che nei paesi dove si fa una gran quantità di vini, e in quelli dove gli smisurati consumatori essendo difficili sono costantemente a un prezzo basso. Parlando della fermentazione abbiamo dimostrato che lo zucchero è la sola sostanza che serve alla fermentazione dell’acqua-vite, ch’esiste sempre nel vino in proporzione della parte zuccherina.

Se dunque la fermentazione tumultuosa della tina non à distrutto tutto lo zucchero del vino, per ottenere la maggior quantità possibile di spirito ardente, bisognerà attendere che la fermentazione insensibile che si opera nelle botti, o nei caratelli abbia interamente operato questo cambiamento che necessita di ordinario più mesi. Un chimico celebre (il marchese di Boullion) à preteso, che i vini debbano essere stillati sei settimane, o due mesi dopo la loro fermentazione completa, senza neppure attendere che siano rischiarati, e che in questo stato si ricava una maggior quantità di spirito di vino, piuttosto che stillandoli in capo all’anno.