Pagina:Compendio del trattato teorico e pratico sopra la coltivazione della vite.djvu/49

Da Wikisource.

o[ 46 ]o

sperienza: possono paragonarsi a un buon istrumento, il quale posto tra le mani di un abile uomo, o tra quelle di un altro poco esercitato, produce differenti effetti. Tocca al coltivatore istrutto saperle modificare a proposito, secondo la natura della sua piantagione, la disposizione del suo terreno, dietro una quantità di circostanze locali, che può egli solo apprezzare, e non impiegarle che nei momenti favorevoli, che promettono sempre felici successi.


CAPITOLO IV.


Dei lavori; de gl'ingrassi, e della qualità del terreno.


L’utile dei lavori è sempre stato riconosciuto in tutte le vigne. Si è sentita da per tutto la necessità di distruggere quella folla di cattive erbe, le quali crescendo rapidamente affogano gli stipiti, e si arricchiscono a loro spese di una grandissima quantità di succhi nutritivi, che si appropriano, e che accrescono la loro vegetazione in maniera pericolosa, moltiplicando maggiormente i modi di nuocere. Come disporre la terra ad assorbire quell’umidità che l’è tanto preziosa? Qual altro modo di far arrivare sino alle radici i raggi pieni di calore, che penetrano la terra, e la riscaldano sì favorevolmente alle diverse operazioni delle vite? Ma se in ogni tempo fu apprezzata l’importanza dei lavori, bisogna credere, che siasi molto studiato a determinare il numero, a farli a proposito, e nella più conveniente stagione. L’ignoranza per ciò è stata sempre tale,