Pagina:Confessioni d'un scettico.djvu/137

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XXIV.


27 maggio 18....


Un viaggio scettico per l’infinito: ecco la storia del mondo. Chi non comprende che le leggi dell’essere sono scettiche non ne comprende la storia, la quale non è l’effetto d’una virtù creatrice che la predisponga ad un fine trascendente ma si produce dall’esperienza sempre più vasta dei gruppi meccanici nello spazio e nel tempo, e si rivela senz’altro fine che di rivelarsi. La natura è scettica e per ciò non ode le ribellioni stolte del sentimento che si fa centro alle cose misurandole tutte