Pagina:Confessioni d'un scettico.djvu/139

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lettera xxiv. 135

gani;impresso una volta nel moto eterno dell’essere, si risveglierà nei gruppi diversi degli atomi in plaghe migliori, creando cervelli nuovi che lo rispecchieranno men torbido e più efficace del nostro.

Perchè l’esperienza dell’essere dovrebbe arrestarsi nel breve giro dell’uomo? Oh! ficca giù lo sguardo negli ipogei fossili, interroga le faune spente che prepararono la nostra; credi tu che ciascheduna di loro non siasi creduta immortale? eppure son là tutte mute e contrite dalla natura impenitente che le creò per ucciderle. Ma la storia di quelle faune la portiamo segnata nel nostro organismo: anche noi periremo com’esse, anche noi discenderemo nei tetri ipogei della morte, ma rivivremo anche spenti nelle faune superstiti alla nostra. Le forme della vita si disciolgono ma la vita migra eternamente giovine per l’universo.

Tu il vedi son scettico perchè la realtà non è che un gruppo di relazioni senz’alcun fine trascendente; son scettico perchè con-