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12 confessioni d’un scettico

coll’entusiasmo feroce dell’adorante; qual maraviglia se la libertà dell’intelletto redento non si conquista se non disfacendo una parte di noi stessi? qual maraviglia se lo spirito umano sa troppo di schiavo? Il medio evo ci ha tutti, più o meno, consunti; l’eredità sana dello spirito antico deviò le sue correnti fecondatrici degli organi, la ragione si oscurò davanti alla tetraggine della fede, il sentimento irruppe con le sue febbri ascetiche a devastare l’educazione scientifica omai cominciata, e l’uomo si credè redento nella grazia mentre s’era disfatto nella natura.

Oh! la nostra parte migliore è veramente disfatta dentro di noi! Ci siamo composti colle proprie mani un gineceo per isdraiarvisi come in un letto inerte; e pur oggi rechiamo gli occhi abbacinati e maceri da quel letargo dal quale ci hanno scossi tre secoli di scoperte. Noi ci moviamo brancolanti fra la nuova luce perchè ci resta ancora impressa intorno le ciglia contristate