Pagina:Confessioni d'un scettico.djvu/73

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lettera xii. 69

mortalità dell’inconscio? perchè l’egoismo ti affascina, perchè vedi le cose col prisma del sentimento che te le colora di sè, non colla ragione che le disnuda d’ogni veste fantastica; perchè credi che la vita dell’universo sia somigliante a quella che porti in te stessa, e che tu dici coscienza. Oh! distenditi più in là collo sguardo scettico, affacciati alla vita verace che disgorga dal grembo eterno dell’essere; vedrai che paradiso nuovo ed immenso ti si apre d’ innanzi; vedrai l’Eleusi celeste ch’esulta nel cuor dell’ universo, e dimenticherai le velleità stolte dell’egoismo che si fa centro alle cose e le misura da sè. La nostra coscienza si dissolverà cogli organi che la rivelano, e noi ritorneremo nel grembo di quell’inconscio dal quale uscimmo in un punto del tempo. Però, tu ben lo vedi, non è il nirvana buddico che inghiotte l’esistenze e le consuma in un letargo di morte, ma è l’energia infinita dell’essere che si moltiplica e si feconda nell’eredità