Pagina:Continuazione e fine della Replica del dottor C. Cattaneo alla Risposta dell'ing Giovanni Milani.djvu/25

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370 REPLICA ALLA RISPOSTA

d’accogliere nell’Officio Tecnico anche quegl’ingegneri scelti tra i più distinti delle Università, che, avendo già ottenuto la láurea, non avessero però compiuti gli anni pratica; e vi applaudì, anche senza conoscere il nome dei giovani aspiranti, che il sig. Ingegnere in capo aveva in animo d’onorare con questo favore. E perchè chi aderisce ad una cosa in massima generale, sembra chiamato a dir la cagione di ciò che fa, anche per determinare il modo e il limite della propria adesione, così la Sezione accennò, almen di volo, le ragioni per cui la proposta del sig. Ingegnere in capo le pareva accettabile. Le ragioni erano le seguenti:

1. Che nei detti aspiranti importava piuttosto l’abilità che l’abilitazione.

2. Che ciò avrebbe sodisfatto al voto publico. — Il quale deve sempre preferire i laureati più distinti e che promettono di far più onore al paese.

3. Che con ciò si sarebbe tolto ádito alle censure degli oppositori. — E certo ad un’impresa tanto nuova e tanto vasta gli oppositori, anzi i nemici, non possono mancare; e pur troppo ne fanno fede gli atti officiali della Società.

Se i Direttori non avessero approvato il sistema da Lei sino ad ora seguíto nella scelta degl’ingegneri, glielo avrebbero partecipato, con quella schiettezza e franchezza commerciale con cui si sono sempre condutti. In luogo di ciò, essi hanno sempre deferito in tutto, e per tutto, e senza alcuna eccezione al di Lei buon giudizio, tanto per il personale quanto per il regolamento e gli onorarj. Queste dilucidazioni si sperano tali da levare ogni timore, ch’Ella avesse, di non aver adempiuto ai desiderj di questa Sezione; e quindi si crede renderanno superfluo il proposto congresso. Frattanto i membri di questa Sezione colgono l’opportunità di rinovarle l’attestato della più distinta considerazione; nel che si pregiano di concorrere anche individualmente”.

Firm. i Direttori: Porta, Carmagnola, Battaglia, Brambilla, Decio

Il Segr. C. Cattaneo.

A queste soverchie gentilezze l’ingegnere in capo fece questa rozza risposta: