Pagina:Continuazione e fine della Replica del dottor C. Cattaneo alla Risposta dell'ing Giovanni Milani.djvu/30

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DELL'INGEGNERE MILANI 375

Pagani di Brescia, dal dott. Guarnieri di Lodi, dal cons. Albergoni di Crema, ec. ec. Ma quei tremendi rótoli del sig. ingegnere in capo tornavano sempre vuoti. E perchè non si dica che non si fossero tentate tutte le migliori vie, valga per le molte lettere di risposta quella dell’egregio magistrato e scrittore, il fu cav. Tamassia, R. Delegato di Lodi e Crema.

Al sig. dott. Carlo Cattaneo. Lodi 15 febbraio 1838.

“Così complicate ed estese sono le indágini che richiedono, per soddisfarvi, le tavole statistiche, ch’ella mi ha trasmesso che assolutamente non vi sarebbe qui persona alcuna in grado di occuparsene. Epperò con mio dispiacere m’affretto di rimandargliele, perchè ella possa altrimenti provvedervi. Mi pregio di nuovamente protestarmi colla più distinta stima., Devot. ec. Tamassia.

Alcuni giorni prima, quel signore aveva gentilmente ottenuto, che gli eredi del cav. Brunetti inviassero al dottor C. Cattaneo i manoscritti póstumi sulla statistica di Lodi; l’estratto dei quali venne poi dato in parte nel primo volume di questa Raccolta. La vera strada era questa; ma i direttori volevano ad ogni modo che si empissero le tabelle del sig. ingegnere in capo. Il quale ingegnere in capo sembra tuttora persuaso dalla bellezza e profondità scientifica di que’ suoi rótoli; perchè li volle in qualche modo accasellare anche fra gli allegati della sua Risposta E quivi (pag. XIV — XVII) ognuno può misurare il Prospetto I, il quale, tuttochè angustiato in quella forma, vi misura ancora milanesi braccia 2 e once 4. Chi ha imaginazione, si figuri tutti quei rótoli, in carta incollata e in ampie colonne, nell’atto che ciascuno dei 17 predestinati se li doveva svolgere inanzi per la prima volta. Ora chi crederebbe che, in tanto apparato e tanto spazio, le più necessarie dimande non si trovassero punto. A cagion d’esempio: la questione fondamentale, e quasi diremmo unica, quella dalla popolazione, comprendeva tre sole dimande, cioè la cifra assoluta: 1.° d’ogni provincia; 2.° d’ogni distretto; 3.° delle città capitali d’ogni provincia. Il sig. ingegnere in capo previde sapientemente tutte le controversie che potevano insurgere, e col profondo suo tatto per le cose utili e opportune,