Pagina:Continuazione e fine della Replica del dottor C. Cattaneo alla Risposta dell'ing Giovanni Milani.djvu/51

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396 REPLICA ALLA RISPOSTA

luogo verso la gigantesca strada, sarebbe quella una via troppo angusta, mentre le costruzioni signorili, che la fiancheggiano, renderebbero troppo costoso un generale allargamento. Per communicare colle interne e colle opposte parti della città, verrebbe quel nuovo accesso a confluire sopra un Corso, che in alcuni tempi è già troppo angusto al bisogno presente, quantunque ampliato già colla spesa di due milioni. Al contrario il quartiere di Porta Tosa ha vastissimi spazj, e, per il poco pregio dei fabricati, si può con poca spesa allargare nei luoghi angusti, mentre la Contrada Larga ed altre parecchie lo collegano ai quartieri del traffico più rumoroso e triviale. Il Corso interno di Porta Tosa, continuandosi col Borgo della Stella, formerebbe insieme a quello un solo rettilineo di 900 e più metri; e quandanche corrisponda a poco più del quarto del diametro della nostra città, unirebbe prontissimamente la stazione esterna con una delle parti più frequentate. E se è lecito mettere in questi pensieri l’ardimento di qualche lontana speranza, si potrebbe ottenere nella città nostra con lievissimo sforzo ciò che costò tanti milioni altrove, cioè l’ingresso rettilineo dei passeggieri per la strada ferrata nel cuore della città, allato alla piazza Fontana. Non abbiam però mai avuto la grottesca idea di farvi una stazione di 70 mila metri di superficie colla fabrica delle machine e coi magazzini, ciò non essendo necessario al mero servigio dei passaggieri, e dovendo più opportunamente rimanere fuori di città. Ma di questo ci parve allora, e ci pare adesso miglior consiglio non parlare; e anco senza questo, i pensieri che allora si coltivavano erano bastevolmente grandiosi. Noi avevamo cercato di farvi convergere il Municipio, la Camera di Commercio, e l’E. Magistrato Camerale, al quale abbiamo ardito additare uno spazio vicinissimo al capo delle strada ferrata, cioè l’orto dell’Orfanotrofio, come il luogo più opportuno alla nuova Dogana. Avevamo anche iniziato un’associazione edilizia per coordinare in tempo la più fruttuosa ed elegante ricostruzione di tutto quel quartiere, e in ciò ci avevano giovato assai i sensati consigli dell’architetto Durelli, che vi è ispettore all’ornato. Così la strada ferrata avrebbe dato spinta al primo tentativo d’una grandiosa e armonica ampliazione del fabricato civico. Ma i nostri officj vennero contrariati tutto quell’anno