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matico allemanno l’idea di applicare i decimali alla Trigonometria dividendo, com’egli fece, il raggio in dieci milioni di parti1. Perchè poi quell’Andrea



  1. «Proverò che i primi furono anche (i Veneziani) ad introdurre nella trigonometria l’uso del raggio diviso in decimali, e le tangenti stesse... Questa bella invenzione ingiustamente attribuita a quel tedesco, dotto invero e benemerito (Regiomontano), è d’un uso immemorabile presso di noi; nè so perchè dall’ingiusta posterità ne sia attribuito l’onore ad un alemanno che l’apprese certamente da noi, allorchè fu in Venezia nel 1463.» Formaleoni. Saggio sulla Nautica antica de’ Veneziani. Venezia, 1785. pag. 9.
         «Propriamente parlando in tutta questa Regola e in questi calcoli la dottrina del raggio diviso in decimali non è direttamente adoperata. Qui non si tratta che de’ lati de’ triangoli, dove non è determinato qual serva di raggio, il che poco importava ai marinaj, che lasciavano agli astronomi questi nomi a loro forestieri. Ma siccome ognun de’ lati d’un triangolo può prendersi per raggio d’un circolo, questi lati divisi in parti decimali contengono realmente i fondamenti della invenzione attribuita finora al Regiomontano, che pose a profitto le cognizioni de’ nostri antichi applicandole facilmente all’astronomia.» Formaleoni l. c. pag. 36.
         Avea scritto il Toaldo: «Fu il Regiomontano quel benemerito tedesco discepolo del Peurbacchio, e con esso ristoratore dell’Astronomia, quello che ridusse il Raggio del cerchio a decimali, valutandolo 10 milioni, cosa che porta un’infinitamente maggiore esattezza e comodo nel calcolare......; e fu il primo il Regiomontano ad introdurre nella trigonometria le tangenti. Or, nella nostra Regola (del Martelogio) ritrovasi tanto l’uso delle decimali pel Raggio, quanto quello delle Tangenti: dunque la regola proviene del Regiomontano. (pag. 60).
         Il raziocinio che conduce a questo dunque non ha la sicurezza delle dimostrazioni matematiche, e svanisce a fronte della comprovata anteriorità delle regole de’ piloti veneziani.