Pagina:De' matematici italiani anteriori all'invenzione della stampa.djvu/69

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Ma questi meriti del Fibonacci e la scuola di lui m’hanno lungamente trattenuto; e m’hanno indotto a correre il periodo di tre secoli senza torcere il pensiero dalla Toscana, e senza qui pure por mente ad altro che agli analisti. Per riparare alla omissione, giovi dunque ora raccogliere almeno i nomi degli altri benemeriti cultori delle matematiche in questi secoli. E qui la Toscana ci torna innanzi, e ci presenta il nome dell’uomo enciclopedico di que’ dì, del celebrato Maestro di Dante Allighieri, Brunetto Latini. E che questi fosse non solo un gran Maestro della filosofia e della eloquenza, ma si meritasse altresì d’essere annoverato fra i cultori delle matematiche, lo fa vedere il Trattato della Sfera, che è nel suo Tesoro, e purgato dagli enormi spropositi delle antiche stampe è stato pubblicato dal benemerito P. Sorio, per saggio de’ suoi studj filologici e critici ad emendazione e illustrazione di quell’antico Tesoro nel classico volgarizzamento che ne fece il Giamboni ed anche nel testo francese di Ser Brunetto. E lo fa vedere altresì il Sistema di Cronologia usato dal Latini per la sua Storia antica, che il prelodato P. Sorio ha compilato, traendolo fedelmente dal Libro 1. del Tesoro, ed ha pubblicato insieme col predetto Trattato della Sfera 1.

Se a Brunetto Latini fo qui seguitare il gran nome dell’Allighieri, debbo io temere la taccia di capriccioso, o d’esserne solo scusato per la vaghezza di abbellire colla menzione del sommo poeta la severità e la noja di uno storico Commentario? Nol credo. Imperocchè se massimo fu Dante nella poesia, fu grande altresì nelle scienze, ed anzi si compiacque far pompa di scienza,



  1. Vedi nota 1.