Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/339

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Tespiesi, fu piena la somma di centodieci mila uomini, essendo concorsi tutti i Tespiesi sopravviventi in numero di milleottocento; armati però alla leggiera. E disposti adunque i Greci in quell’ordinanza che abbiamo partitamente descritta, essi si accamparono sulrAsojio.

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31. Intanto i Barbari di Mardonio, posto fine alle esequie celebrate in onore di Masistio, e avendo saputo che i Greci erano passati nei campi di Platea; avanzarono anch’essi sulle rive dell’Asopo, che taglia col suo corso il paese. E pervenuti che furono i Barbari al sito loro, cosi Mardonio ne fissò e ripartì l’ ordinanza affronto al nemico. Contro i Lacedemoni mise i Persiani: e siccome questi erano in un numero molto maggiore di quelli, non solamente ne addensò le linee, ma ne oppose una buona parte anche ai Tegeati. Governandosi però in guisa, che i piìi arditi e robusti restassero contro i Lacedemoni, e i più timidi e fiacchi invece contro i Tegeati. Ghelo avevano persuaso i Tebani. Accanto ai Persiani poi Mardonio collocò i Medi, i quaH fronteggiavano i Corinti, i Potideati, gli Orcomenì e i Sicioni. Dopo i Medi venivano i Battrì. opposti agli Epidaur! e ai Tirintì, ai Micenì, ai Fliasì. E i Battri erano seguiti dagli Indi, cui stavano a rincontro gli Ermioni, gli Eritreesi, gli Stirensi, i Calcidici. Prossimi agl’Indi sottentravano i Saci opposti agli Ambraciotti. agli Anattorì, ai Leucadi, ai Palensi ed agli Egineti. Dirimpetto, finalmente, agli Ateniesi, ai Plateesi e ai Megaresi, Mardonio collocò i Beoti, i Locri, i Mali, i Tessali e i mille Focesi menzionati più sopra. Conciossiachè non tutti i Focesi si erano lasciati indurre a parteggiare pel