Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/396

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membri eletti, cinquanta per cinquanta, dalle dieci nuove tribù, formò un ordine politico permanente; e però non solo legislativamente, nu anche amministrativamente, importantissimo; e destinato a prortedere e a maneggiare, si direbbe, ogni cosa, mediante tutto quel complicato congegno dei Pritani, dei Fredri e degli Epistali. Ma, noaoatante tutto ciò, reggiamo, per testimonianze storiche chiaiissims e irrefragabili, che l’aziona à^W Areopago, anche ai tempi delle guerre persiane, era tutt’altro che morta. Esso richiama, in virlJ^ della sua autorità, li esiliati per ostracismo; esso concede a questo. a quello i diritti dolla cittadinanza; esso provvede, in partìcolar modo, con uu’ intelligenza e un’operosità straordinaria alla difeM della patria cogli armamenti; cotalchè gli fu generalmente attribuito un merito immenso nella procurata salvezza di Atene. Onde tutt’altro che fuor di luogo è il congetturare, che il Consiglio pubblico degli Ateniesi, al quale si rivolse Murìchide in Salamina, fosse piuttosto il Consiglio dell’Areopago anziché quello dei Cinquecento.

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Ma quand’anche noi non avessimo operato nulla in addietro (( operammo pure cose molte e grandissime), basterebbe, credianio,

la battar/lia di Maratona Dappoirhi in codesta battaglia o

trovammo soli a combattere contro tutto l’esercito persiano;’ uscimmo vittoriosi da tanta impresa, dopo avere atterrale e distrutte quarantasei naxioni nemiche.

Quando Erodoto, in questa disputazione di premi nenz.i aoltevatusi fra i Tegeatì e gli Ateniesi, metto in bocca a questi: che, nella gior’ nata di Maratona, eglino atterrarono e distrussero quarantasei Di’ ziuni nemiche, si allude evidentemente con late espressione a tatti i sudditi di Dario, come tutti comparsi nei piani di Maratona. Se noo che i popoli soggetti a Dario, stando alla nota descrìzione dei soo^ tributari, passavano etTettivamente il numero di sessanta, senza computare gl’insulari del mare Egeo, i Truci ed ì Macedoni. Considerandi7 pe(ù che, nella spedizione centra Eretria ed Atene, il naviglio elle’ nico noti comparve come una forza offensiva, ma come un semplice mezzo di trasporto; e che l’esercito di terra con Serse non contava più di quarantacinque nazioni; è facile il conchiudere che a sole quarantacinque nazioni dovette, secondo ogni probabilità, ridarsi anche la somma dei veri e propri combattenti assembrati da Dario contro l’Eliade: alle quali quarantacinque nazioni, aggiungendo gli EUeni stessi da lui raccolti e obbligati di seguitarlo, avi-emo appunto quel numero quarantasei, che ci è dato dal testo erodoleo surriferito.

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