Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/405

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— 393 ittide: impercioccbò egli non coatrappone alla versioae erodotea Ucudì timidi dubbi, e di facile risoluzioue. So però gli altri alleati liei non comparvero effettivamente alla battaglia di Platea, promente detta, ossia alla fazione terminativa della guerra, e operaquella specie di fuga (ammessa anche da Plutarco) intorno al )io di Giunone; certo è nientemeno che, nei giorni antecedenti, pure sostennero in molti scontri gli assalti della cavalleria neI, lasciando non poca dì loro gente sul campo. Onde può darsi Bsimo che, accanto ai tumuli che raccoglievano i corpi dei Lamoni, dei Tegeati, degli Ateniesi, se ne ergessero anche altri □ore, per esempio, dei Corinti e degli Egineti, chiudendovisi dentro javeri sparsi di qua e là, e riuniti insieme dalla devozione e dalfoglio dei compatrioti. I quali, chi sa poi che nnu abbiano costruiti ti tumuli un po’ piti alti che non facea di bisogno t Ma, fra tumuli ti forse più del bisogno e tumuli vóti, ci corre un gran tratto. E il racconto erodoteo, in tale argomento, sia condito di una buona di malignità ateniese, apparisce ancora più chiaro considerando U maggioce vituperio si addensa qui sopra gli Egineti.

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17. ^avTEUO^évou oipi ("EXXriOt) Ariiq)óvou toO Eù,)vioo, àv6p’\ iXXu)viir)T£uJ, "AnoXXmvtTH hi Tf)<; èv tiJi ’IovÌuj kóXti»!/ (§92). tr bocca del loro (dei Greci) indovino Deifono, figlio diEvenio, ytivo della città di Apollonia, quella sul mure Ionio.

designa qui Erodoto l’Apollonia, di cui vuol parlare, per difarla dalle tante edtre città greche che prendevano similmente nome da Apollo. Come erano, p. e., l’Apollonia cretese, l’ApolL sifmica, l’Apollonia calcidica, l’Apollonia pontica. Ma quell’Ape!t che sorgeva entro un golfo del mare Ionio, era situata precisate sulla foce dell’Àoo, a settentrione dei monti Ceraunt, e in 10 agl’IUirt.

. 18. toOtov bi t6v ’EpMÓXuKOV KorrAoPe ììOTcpov Touxéuiv, noX^f 6vT0(; ’A6rivaioio( re kqI Kapuoiioioi, tv Kùpvi|j rrn KopuoTiTji; ■^ dnoeavóvTO iv jjdxi), KEtoxai itti TipaiOTip (§ 105). quale Ermolico poi in appresso; ai tempi della guerra accesa gli Ateniesi e i Coristi; cadde estinto combattendo, nel punto Vrnif del territorio caristio; e fu quindi sepolto nelle vicinante retto.

ito, Cimo, Geresto sono altrettante città dell’Eubea. E la

fra Atene e Cariato, citata da Erodoto nel luogo surriferito,

lene alla storia dei numerosi conflitti provocati da Atene colle

che, al fine di rinforzare e allargare sempre piti la sua pu iinarittima ed egemonica mediante la conclusione di alleanze di