Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/539

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cartaginese, fu vinto in Sicilia da Gelone di Siracusa, VII, 166; numero delle navi che combatterono a Salamina, Vili, 1; diva Salamina, VII, Iti. lamina, città nell’isola di Cipro, IV, 162; V, 104.

Salmoiiesso, regione della Tracia, IV, 93.

Samo, isnia e citta abitata dalli Ioni, I, 142; prosperità di Samo al tempo della tirannide di Policrate, III, 3’J (cf. IV, 152, e V. Policrate); torri die uniscono le mura di Samo, III, 34; fossa scavata intorno alle mura, III, 30; i Sarai tengono il dominio del mare, al tempo di Policrate. III, 3’J, 122; giacitura dell’isola, secondo il parere dei Greci, Vili, 132; Sami, riconosciuti da Erodoto come autori delle tre più grandi opere che si facessero mai dai Greci, 111, 60; magnifico terapie di Giunone in Samo. I, 70; II, 148; III, 60; Sarai della tribù Kscrionia, fondano la colonia dì Oasi, II, 26; dialetto dei Sarai, differoDtisMrao dai dialetti degli altri Ioni, I, 142; rapiscono agli Spartiini il cratere da questi mandato in dono a Creso, I, 70;

III, 47; troppa lunga diceria dei messaggeri Sami agli Spartani, III, 46; spedizione degli Spartani contro i Sami, III, 39, 54 e seg. (V. l’olicrale); strettissima amicìzia dei Sami coi cittadini di Tera e di Cirene, IV, 152, 162; commerci dei Sami, IV, 152; Samo ò presa o devastata dai Persiani, indi data in governo a Silosone, III, 139-140; dopo l’ospngnazione di Mileto, molti Sami vanno in Sicilia per fondare Dna colonia, ed occupano Zancle, VI, 22, 23; ì Sarai mandano in Delo a sollecitare i Greci alla liberazione della Ionia, IX, 00 e seg.; i Sarai, vonuti in sospetto dei Persiani, sono da questi privati delle loro armi, IX, 99.

San, nome dorico della lettera che gli altri Greci chiamano sigma, I, 139.

Sana, città nelle vicinanze del monte Ato, VII, 22, 123.

Sandalo calzato da Perseo, apparendo agli Egiziani, dà segno di felici eventi a tutto il paese, II, 91 (cf. IV, K2; e V. Perseo).

Sandanl, uomo riputatissìmo fra ì Lidi, sconsiglia a Creso la spedizione contro i Pei-siani, I, 71.

Sandoce, figlio di Tamasio, giudice regio, per aver proferito una ingiusta sentenza, è condannato al supplìzio; ma essendo già sospeso sulla croce, è liberato, VII, 191.

Sangae; fatto spicciare dal braccio e succhiato a vicenda, rito usato dai Lidi e dai Medi per giurarsi amicizia, 1, 74; col sangue fatto spicciare dalla palma della mano, gli Arabi suggellano i patti, III, 8; sangue dei figliuoli di Fané, bevuto per vendetta dagli ausiliari degli Egiziani, III, Il; sangue bevuto insieme con vino, rito degli Sciti per giurare la fedo,

IV, 70; sangue di toro, dato a bere por supplizio da Cambise a Psammetico, III, 15; sacco rierapito di sangue, od in ejsso tuffato il capo di Ciro, I, 214.

Santippe, figlio di Ari/rone, e padre di Pem\e,N\, \^\,«,R.’i^"’»