Pagina:Delle scoperte fatte nella luna del dottor Giovanni Herschel.djvu/12

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telescopio del mondo in un modo assai nuovo, e de’ più felici per ottenerli. Imperocchè a meno si pensasse, che il Sole volesse accordare una maggior quantità di luce a que’ corpi, e che dessi consentissero a trasmetterli per accontentare la nostra curiosità, non v’era progresso a sperare. I telescopi non creano la luce, nè possono restituirla sì pura, quale la ricevono. I lavori e le ricerche inudite degli antecessori di sir John gli precludevano ogni speranza di ottener qualcosa di meglio nella costruzione degli instrumenti. Huggens, Gregory, Newton, Hadley, Berd, Short, Dolland e molti altri ottici pratici avevano ricorso a tutte le materie possibili, sia per la formazione delle lenti, sia per quella dei riflettitori, ed avevano esaurite tutte le leggi dell’ottica, che i loro studii avevano sviluppate e dimostrate.

Or sono tre anni all’incirca, che nel corso di una conversazione con sir David Brewster, sul merito di alcune idee ingegnose sull’ottica, state emesse da quest’ultimo nell’Enciclopedia di Edimburgo (pag. 664), le quali indicavano i mezzi a perfezionare i riflettitori di Newton, sir Herschel poneva mente alla comoda semplicità de’ vecchi telescopi astronomici senza tubo, e ’l di cui vetro obbiettivo posto sur un polo elevato slanciava la sua immagine focale alla distanza di 150 ai 200 piedi. Il dottore Brewster convenne di leggieri, che il tubo non fosse necessario, purchè l’immagine focale venisse diretta in un appartamento oscuro, ove fosse in convenevol modo ricevuta dai riflettitori. Sir John disse allora, che se il gran telescopio di suo padre, il di cui tubo solo, quantunque formato de’ più lievi metalli, pesava З000 libbre, era ciò non pertanto dotato d’una mobilità agevole e sicura, in un col pesante osservatorio, cui era affisso, a più forte ragione sarebbesi potuto rendere mobile un altro osservatorio, il quale non avesse l’imbarazzo del siffatto tubo. Una tale osservazione venne consentita, e la conversazione si diresse verso l’invincibile nemico, cioè il difetto di luce per l’effetto di più forti vetri ingrossanti. Dopo alcuni istanti di silenzioso riflesso, sir Herschel s’informo con temenza, se non sarebbe stato fattibile di effettuare una transfusione di luce artificiale per l’oculare.... Sir David