Pagina:Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse.djvu/199

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Questa vuolsi presumere grandemente cresciuta quando l’Impero medesimo venga pure aggregato alla lega doganale germanica, come succederà forse col tempo, tanta pur n’è la rispettiva convenienza. Perocchè non è difficile comprendere come sarebbe ai traffici vantaggioso il poter percorrere; tutta l’immensa distanza che separa Trieste da Danzica e da Amburgo, esso pure un dì o l’altro allo Zollwereinh riunito.

Finalmente, scuole eccellenti di navigazione e di commercoo vengono a Trieste aperte, dove si educano abili navigatori ed illuminati negozianti, i quali saranno la maggiore cautela alla prosperità viepiù crescente di quell’emporio,

In somma, stringendo in più brevi parole il nostro discorso rispetto all’emporio suddetto, può dirsi ch’esso già è di presente ad ottima condizione avviato; e che questa condizione presumesi viepiù chiamata a smisurato incremento, mercè delle più facili, più pronte e meno costose relazioni, che assicureran fra non molto le vie ferrate già decretate ed in corso d’esecuzione, come quelle altre che il governò solerte ed illuminato non ometterà per certo di aprire ancora onde rendere compiuta l’opera sua.


CAPITOLO IV.


Strade ferrate già attuate, in corso esecuzione, decretate, o divisate soltanto in Toscana ed a Lucca.


La Toscana fu ricca altre volte di capitali accumulati dai numerosi suoi speculatori e dagli industri suoi manifatturieri, dapprima all’arte della lana, più tardi anche a quella della seta specialmente applicati.

Codesta contrada vide nel medio evo le sue navi portare oltre mare dal Porto Pisano i prodotti de’ suoi opifici, scambiati colle ricche produzioni dell’Oriente.

Pisa e Firenze avevano allora in ogni parte d’Europa fondachi e fattorie, dove trafficavamo i capitalisti ed i fabbricanti loro.

Ma le intestine discordie surte in ogni città, le ire municipali