Pagina:Discorso filosofico-politico sopra la carcere de' debitori.djvu/19

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può trovare una maniera, che leda più la umanità, ed il diritto di natura? Le premure di quel governo erano tutte dirette al vantaggio de’ creditori; ed in danno de’ debitori1, o de’ loro eredi.


  1. Avevano i Romani una legge, che permetteva, a’ creditori il ridurre in schiavitù i loro debitori; e siccome i creditori facevano sentire troppo il giogo della servitù, i Plebei si rivoltarono più di una volta domandando l’abolizione di tal legge. Valerio figlio del gran Publicola, e Servilio sostennero gl’interessi del popolo a fronte delle opposizioni di Appio Claudio ostinato difensore de’ Patrizj. E benchè nel tempo della prima rivolta del popolo fosse abolita una legge così inumana, il potere de’ Patrizj la fece reviviscere. Ma Veturio ridotto in servitù da Plozio per il debito con lui contratto per fare gli onori funebri à Tito Veturio suo padre, fù la causa dell’ultima rivolta del popolo con essersi rifugiato nel Gianicolo; il Senato allora intimorito, si vidde nella necessità di nominare un Dittatore, e cadde per buona sorte la elezione in Quinto Ortensio, che rivestito della potestà sovrana abolì questa legge.