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108 l’arte di farsi fotografare

il quale era tanto una brava persona. Senonchè, una sera, in piazza Colonna si avvicinò un noioso venditore di Ricordi di Roma. Per levarmelo d’attorno, mi venne l’idea di regalare al coniugi uno di quei ricordi, per la modica spesa di sessanta centesimi. Non l’avessi mai fatto! Proprio la prima fotografia era il fatale crocevia di Caligola, in fondo a cui si vedevano due figure di diverso sesso, in attitudine alquanto, forse molto sospetta. La fatalità ci aveva trascinato sotto l’obbiettivo d’un fotografo inconsapevole.

Io mi turbai. Ella si turbò. Il marito si conturbò. Morale: il palazzo dei Cesari è tutto una rovina.... anche per la pace domestica.

Dunque le azioni dell’uomo giusto devono essere tali da potersi impunemente riprodurre in fotografia. Ma non basta neppure essere giusti. Mentre l’arte del fotografo ha fatto progressi enormi, un’arte sorella è rimasta nella barbarie; l’arte di farsi fotografare.

Basta sfogliare un album di fotografie, per rimanere oltremodo inorriditi davanti all’ignoranza di quelle persone