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l’arte di farsi fotografare 111

versario mi fa cinque o sei buchi sul soprabito che ho salvato dal fricandolino. Un individuo vestito di nuovo, per ciò, è quasi sempre in punto di morte. Come può mai un agonizzante essere in grado di farsi fare un ritratto in fotografia?

Altro sbaglio, non meno grave, quello di consegnar la testa al barbiere prima che al fotografo: sbaglio grave farsi lisciare i capelli, specialmente quando non se ne ha; farsi lisciare o tingere i baffi, procurarsi cioè una faccia artificiale, di breve durata, quasi per mistificare il fotografo, come a dirgli:

— Desidero un ritratto che, fra qualche ora, non abbia più alcuna rassomiglianza con me.

Nel momento supremo poi tutti cadono in uno sbaglio fondamentale: dimenticano di dimenticare che stanno davanti al fotografo, così che il ritratto ha l’impronta odiosa d’un uomo che sa di farsi fare il ritratto.

L’ideale sarebbe di poter dire al fotografo:

— Vi do tempo due mesi, sei, un anno; prendetemi nel momento opportuno e