Pagina:Dubbi amorosi.djvu/21

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RISOLUZIONE XIII.


    Nè in l’un nè in l’altro avea costei peccato
Giudico, se con Bartol, non m’inganno;
Nel titol delle somme dello stato
Imperiale, ove non può nè affanno
Nè pena aver chi ha il ventre ingravidato,
Acciò che il parto non ne senta danno.
Similmente a costei non dee vietarsi
Cosa che al ventre venga utile a farsi.


RISOLUZIONE XIV.


     Una persona sola in unione
Il padre e ’l figlio son considerati,
E nelli Digesti ubi de Legatione
Legge sciendum, terza de’ legati,
Che l’un per l’altro oprar possan s’espone,
S’alcuna cosa far sono obbligati;
Onde stupro non fu, se le aprì l’alvo
Per vederne l’onor del figlio salvo.


RISOLUZIONE XV.


     Nil est, s’ella ha servito con la potta,
E lui col cazzo oprando ha soddisfatto;
E se restò con lui stando di sotta
Tutta malconcia, egli di sopra ha fatto;
Undè lex naturalis sancta e dotta,
Innominato chiama un tal contratto
Ibi prescriptis verbis nei digesti
Paragrafo, s’io feci, tu facesti.