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TERZO 121

che si faccia di fuori si batte ben co martello su la testa di chiodi, aiutandosi d’uno in uno con la tenaglia sotto la ribbattitura, che si farà sul corno.


Come debbono essere li chiodi per ferrar il cavallo. Cap. XII.


I chiodi, che si hanno da adoperare per ferrare il cavallo, vogliono essere larghi, & sottili, & honestamente lunghi, ne per cosa alcuna sfogliosi, ne meno duri. Et di questi a cavalli non corsieri communemente se ne dee adoperare otto, ò vero nove per ferro; ma a quello del corsiere, ò frisone per il più diece, overo undece, & ancho tal’hor più. Non nego però, che alle volte in alcuni piedi di cavalli, non bastino sei, ò sette, ma non si spesse volte accade. Et avertasi, che quando sono dispari la maggior parte d’essi, ha da essere posta dal lato di fuori, perche quella parte non è si sensitiva come quella di dentro.


Dell'imbordigione, overo pancetta come si vuol dire, che si fa al ferro. Cap. XIII.


SOno molti, perche non patisca la pianta del pie dinanzi, che usano far il ferro imbordito hor più hor meno di questo modo, che fanno un colmo, ò rilevo, overo pancetta come si vuol dire, nel mezo di esso, et quando da altre cose non sia aiutata, ripossa sola in terra. Et perche egli è cosa di molta considerazione, mi par dire, che s’alcuno fusse, che pensasse servirsene, consideri ben à quello che fa; perche facilmente ad alcune nature di unghie non pur giovarebbe, ma nocerebbe assai; & tanto più non essendo detta pancetta fatta, & accompagnata come dee. Si come da me sarà minutamente detto à suoi tempi. Et hora, c’ho operato quel tanto, che io desiderava far con miei scritti, il che era di svegliare prima d’ogn’altra cosa gl’animi all’intelligentia, verrò à i particolari, mostrando come debbano essere ferrate tutte le nature, & sorti di piedi, & unghie.

D'alcuni raccordi del buon piede, & del modo che s'ha da tenere in ferrarlo. Cap. XIIII.


HAvend’io detto nel secondo capitolo di che fata dee esser l’unghia del cavallo per esser buona, & anco, che il parere d’alcuni vecchi scrittori, è che l’unghia del cavallo ad essere ella buona, dee havere il colore delle corna del stambecco; hora mi pare di dire che a me non piace, che sia totalmente simile, perche sarebbe cerchiosa, la qual cosa non è mai buona parte. Ma quando si troverà quelle parti buone, da me dette nel pie dinanzi, il suo ferro all'hora si farà, si come gl’altri di che ho scritto; al quale quando rampone bisognasse