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TERZO 149

QUALITA DE'I STALLONI,
& di cavalli.


I Cavalli che debbano essere boni stalloni, così vogliano. Ne gli occhi non sia bianchezza alcuna, siano presti al montare, non deboli, fugasi quelli che hanno le vene groppate attorno i testicoli, perche sono inutili, come anco quelli c’hanno se non un testicolo, sia generoso, & di cinque anni, & sarà buono per fin’alli quindeci anni. Poi habbia le conditioni d’un bello cavallo; & prima sia di grande statura: di bello capo: habbia la faccia grande: le mascelle, labra & gli occhi ne piccoli ne concavi: le narici larghe: l’orecchie non pendenti, ma picciole: il collo largho, non curto: il petto carnoso, largo, & muscoloso: le spalle grande: le parti di sotto le spalle, & sopra i ginocchi grosse, carnose, robuste, & distanti: il dosso grande, la schena larga, & non piegata in su; ma in essa una retta linea sottile: il ventre non molto eminente: i fianchi piccioli: le coste larghe: la croppa, ne il culo sia aguzzo: la coda picciola, ma densa: le coscie carnose, & appresso l’una a l’altra: i testicoli uguali, & grandi: i ginocchi grandi: le gambe rotondi: li stinchi mediocri, ma assute, nervose, & d’un colore: la parte fra il stinco & piede ne alta ne bassa: il piede non piegato: l’ungia grassa: il mantello lucente, & alquanto morello: & nella faccia un bianco, e buono segno, ma il nero è benissimo: non habbia il ventre canuto. Et questo sarà le conditioni del stallone. I cavalli c’hanno gli occhi di vario colore, presto perdono la vista, ma se haveranno il muso, o la faccia, overo attorno gli occhi di bianco, in più lungo tempo per natura vengano vecchi.

Non ostante tutte le sopradette cose, & rimedij sopradetti; si mostrarà in questo capitolo, un bellissimo, & nuovo modo da conservare i cavalli, & sanarli da ogni grande infermità; & questo sarà con grandissima ragione, & vera esperienza. Il modo adunque di conservare li cavalli nell’inverno sarà questo, cioè tenerli in stalla, & darli a mangiare fieno, paglia, & biava, & darli bere due volte il giorno acqua, che non sia molto fredda; ma bisogna avertire che nelle stalle dove stanno cavalli non vi fusse pecore, percioche dove stanno pecore & cavalli insieme, li cavalli diventano ciechi. La primavera si salassano sotto la lengua, & se gli fanno beveroni d’acqua e farina, & se gli dà a mangiare herba fresca. La state se gli dà a mangiare paglia, & spelta, scorzo di meloni con semola, & se gli dà a bere acqua fresca e chiara. L’autunno se gli dà fieno, orzo, & semola; & questo è quanto alla conversatione secondo il vitto. Quanto al curarli nell’infermità, dico, che quando hanno alcuna infermità interiore, over piaghe alle gambe; il rimedio sarà, il darli una drama di precipitato mescolato con semola, & questo li sanarà con grandissima prestezza, & questo è gran secreto appresso il mondo, & quando havessero broze, ò piaghe untarle con unguento di litargirio crudo, & con tal ordine si vedrà miracoli in materia di cavalli; cose non mai più udite al mondo.

IL FINE.