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LIBRO TERZO.


Te pur, divina Pale, e te d’Anfriso
Memorando Pastor, voi boschi e fonti
Del Licéo canterò. L’altre che dolce
Sarien trastullo a l’ozïose menti,
5Favolose memorie, omai son tutte
Da lungo tempo e divulgate, e conte.
Chi d’Euristéo le insidie, e l’are infami
Di Busiride ignora? o chi la fonte
D’Ila fanciullo, e di Latona in Delo
10La fuga, e il parto non udì? cui noti
Del rinomato Pelope non sono
L’omero eburneo, i vincitor destrieri
E la sposa fatal? Nuovo a me giova
Tentar sentiero, e nuovo carme, ond’altro
15M’erga dal suolo, e per le bocche altrui
Vincitor de l’oblio voli il mio nome.
Primo io, se vita avrò, ne i patrii lidi
Da l’Elicona le pïerie muse