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725O sul Rodope erranti, o pe i deserti
Getici, usar co i lor cavalli, e caldo
Beverne il sangue mescolato al latte.

     Se pecora vedrai lungi da l’altre
Errar divisa, e ricovrarsi a l’ombra
730Spesso, o svogliata mordere de l’erbe
La cima appena, e a lenti passi il gregge
Ultima seguitar, o in mezzo al campo
Coricarsi pascendo, e a tarda notte
Sola partirne, ah tu la via col ferro
735Tronca al nascente mal, prima che tutta
L’incauta greggia serpeggiando infetti.
Non così spesso il turbine sul mare
Agita e mesce i tempestosi flutti,
Come frequenti nel lanuto armento
740Regnano i morbi: e non a poche agnelle
E’ il contagio fatal, tutte sovente
Le madri, e i capri, e la crescente speme,
E intero suole devastar l’ovile.

     E ben convinto ne sarà, chi l’Alpi,
745E i montüosi norici castelli
Visiti, e i campi del Timavo, e dopo
Sì lungo tempo ancor vegga d’intorno
Deserti i regni de’ pastori, e vôti