Pagina:Gli amori pastorali di Dafni e Cloe.djvu/41

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30 dafni e cloe

sopra un gran monte di terra, e poscia vi posero di molte piante di alberi domestici, dove appesero tutte le primizie delle sue opere; di sopra vi sparsero del latte, vi spremerono de’ grappoli d’uva, e vi ruppero di molte sampogne: dintorno s’udirono le sue vacche miserabilmente muggire, si videro mugghiando come forsennate imperversare: e non altrimenti che i pastori ed i caprari parvero anch’elle che sopra il morto bifolco piangessero. Seppellito Dorcone, la Cloe menò Dafni alla grotta delle Ninfe, e messolo nel bagno, lo lavò prima di sua mano; poscia, entrandovi anch’ella (che fu la prima volta che ignuda in presenza di Dafni si mostrasse), lavò quel suo corpo candido, che sì bello e sì netto era, che nulla più gli aggiunsero i bagni nè di bellezza, nè di nettezza; indi cogliendo fiori di quante guise allora si trovavano, ne insertarono ghirlande, e le statue delle ninfe n’incoronarono; ed offerendo loro la sampogna di Dorcone, al sasso l’appesero. Questo fatto, tornandosene a procurar le lor greggi, le trovarono, che si giacevano per terra senza pascere, e senza belare, come quelle che non veggendo i lor pastori stavano desiderando che tornassero. Tosto dunque che li videro, e sentirono i soliti cenni delle voci, de’ fischi e delle sampogne loro, le pecore levandosi di terra si misero a pascere, e le capre cominciarono sbuffando a scherzare, come facendo festa dello scampo e della salute del lor capraro. Ma Dafni, veduta la Cloe ignuda, sendogli quella bellezza rivelata, che prima gli era nascosta, non poteva dispor l’animo a stare allegro: gli doleva il core; e il suo dolore era come d’uno ch’abbi presa medicina: traeva sospiri talora impetuosi e rotti, qual suole ansare uno, a cui sia data la caccia; talora lenti, ed affannosi, come a chi la lena manca per troppo correre: parevagli che ’l bagno fosse cosa più spaventosa che ’l mare: credeva aver l’anima ancora in forza de’ corsari, come quello, che si trovava senz’essa; e, sendo giovine, e contadino, come non aveva ancor notizia d’Amore, così non potea manco aver sospetto del suo ladroneggio.