Pagina:Gli amori pastorali di Dafni e Cloe.djvu/72

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ragionamento iii. 61

così caldo come ’l foco del mio core. — Sempre non farà questo cattivo tempo. — Cattivo è egli quando io non ti veggio. Così dicendo, e l’uno all’altro in guisa d’eco rispondendosi, sentiron voce, che dentro da Nape li chiamava, onde baciatisi prima una volta alla sfuggita, se ne corsero subitamente in casa, portando assai maggior caccia che quella del giorno passato; ed offerto a Bacco una gran tazza, tutti dell’ellera inghirlandati, col montone fecero insieme un’allegra gozzoviglia; e quando fu tempo, che Dafni se n’andasse, empiutogli la tasca di pane, e di buon catolli di carne, con gridari, e con trescamenti bacchevoli commiato gli dierono, forzandolo a portare a Lamone, ed a Mirtale tutti i tordi, e li palombi che s’erano presi, come quelli che potevano a lor grado uccellare altre volte, finchè la ’nvernata durava, e che l’ellera non mancava. Trovò poi Dafni altre vie d’esser con la Cloe, per non passare tutta la ’nvernata senza amore.

Già ricominciava la primavera, e la terra del bianco manto spogliata, di verde si rivestiva, e ’l verde di varie verdure distinto, e dove era fiorito, di vermiglio e di candido, di giallo e d’altri colori era dipinto. Quando tutti i pastori, ed i due pastorelli prima degli altri, come quelli ch’erano da maggior pastore comandati, uscirono con le loro greggi in campagna; e primieramente correndo a salutar le Ninfe, a riveder la grotta, a far riverenza a Pane, a visitare il pino, di sotto all’usata quercia a sedere si ricondussero, alla cui ombra le greggi guardando, e molto a tutte l’ore baciandosi, per lo più tempo si riparavano. Indi, per gli Dei di ghirlande onorare, si dettero all’inchiesta de’ fiori dovunque n’erano; e comecchè d’essi (per aver di poco avanti il nutrimento di zeffiro e ’l caldo del sole) pochi ne fossero aperti, pur trovarono delle viole mammole, dei narciss, delle terzanelle, e d’ogni sorta fiori, che di quella stagione sono primaticci: di questi fecero ghirlande alle statue di Pane e di tutte le Ninfe; e del primo latte, che munsero, altrettante ciotole empiute, e fioritele, lor medesimamente le dedicarono. Questo fatto, posero bocca alle