Pagina:Gli sposi promessi I.djvu/19

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AVVERTENZA


I. Nelle note ha riferito fedelmente tutti i tentativi, attraverso i quali passarono le singole parole e frasi manzoniane avanti di giungere alla forma definitiva della prima stesura, che è data nel testo; esse rappresentano dunque il cancellato, inservibile per tale stesura. Quando qualche cancellatura non era leggibile, non ho mancato di dirlo francamente. Le parole e frasi sostituite, o corrette varie volte, sono distinte con parentesi quadre o linee verticali, secondo un criterio, che il Lettore potrà intendere agevolmente.

II. Ho riferito nelle note anche tutte le postille, che Claudio Fauriel ed Ermes Visconti apposero al manoscritto, dato loro dal Manzoni: quelle del Fauriel si trovano soltanto nei primi sette capitoli, quelle del Visconti nei susseguenti.

III. Ho indicato anche tra le note quanto il Manzoni volle ricordare a se stesso, per correzioni da eseguire, come per indicazione di opere da lui consultate e citate, alcune delle quali figurano nelle edizioni ordinarie.

IV. Note delle cancellature e postille relative al testo sono in carattere tondo con numeri arabici; indicazioni e citazioni manzoniane, come certe cancellature di titoli ai capitoli, ho segnate con asterischi; in corsivo sono le informazioni ed osservazioni mie.

V. Qualche parola, o sillaba, necessaria a compiere il senso del testo, ho aggiunta, mettendola tra parentesi quadra.

VI. Si trovano a volte nell’autografo, sovrapposte ai righi e non cancellate, parole o frasi, che evidentemente il Manzoni segnò col proposito di sostituirle ad altre già scritte. Queste ho date come testo, quelle ho indicato come varianti.

VII. Ho mantenute per fedeltà di riproduzione, richiamandovi sopra l’attenzione del lettore, le diversità ortografiche, le sviste, gli errori piú notevoli. Cosí, p. e. quel «fine del secondo volume», pag. 366, che è del Manzoni; il quale pur divise l’autografo, come la prima stampa, in tomi.

VIII. Le Appendici rappresentano quei sostanziali rifacimenti di passi importanti, che non conveniva dare nelle note; e, quand’è sembrato opportuno, sono anch’esse accompagnate dalle note, come il testo.

G. L.