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capitolo i. - digressione: la signora. | 159 |
leggeremo presto intormo a lui il giudizio d’un uomo il guale ne dirà, quello che né voi, né io non giungeremmo a trovare. Vi tratto, come vedete, senza cerimonie, perché siete un personaggio ideale.
— Ebbene, Racine. Non è ella cosa convenuta fra tutti 1 gli uomini che hanno due dita di cervello, e che non sono 2 un secolo indietro dagli altri, che il pentimento che Racine 3 provò per le sue tragedie è una debolezza degli ultimi suoi anni, debolezza indegna di quel grande intelletto, 4 debolezza che fa compassione?
— Vi sono stati due Giovanni Racine. Uno per aver la grazia dei potenti, 5 adulò in essi apertamente il vizio, ch’egli conosceva per tale, e per giustificare appunto le sue tragedie, beffò degli uomini pei quali aveva in cuor suo un rispetto sentito, 6 e sostituì gli scherni personali ai ragionamenti per evitare la quistione: 7 punse acerbamente quanto potè 8 ed umiliò con 9 epigrammi stizzosi certi tali, che non la natura certo, ma il giudizio di una gran parte del pubblico aveva fatti suoi emoli; e nello stesso tempo si róse internamente, si accorò, perdette la sua pace 10 ad ogni critica 11 che sentiva fare delle sue opere: tormentato e tormentatore pei meschini interessi della letteratura, e della sua letteratura. Questi è 12 quel Giovanni Racine che 13 scriveva rime d’amore.
14 L’altro, 15viveva ritirato tranquillamente nel seno della sua famiglia: se non si allontanò affatto dai potenti, almeno parlò ad essi 16 (caso raro, quasi unico in quei tempi) delle miserie degli uomini che essi avrebbero dovuto sollevare, o non creare: non solo non cercava più gli applausi, non solo non provocava le lodi degli amici, ma le sentiva con dolore; non solo non 17 arrovellava ad ogni critica; ma quando un uomo non provocato lo 18 fece segno ad un pubblico in-
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- ↑ cent'anni
- ↑ per le sue
- ↑ e che lo rende oggetto di pietà a
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- ↑ [qu] gli scrittori [che la natura aveva] che
- ↑ [epigrammi | gli scrittori che I | alcuni scrittori | alcuni | gli scrittori che erano con lui in emulazione (non certo di merito) ma di applauso] gli scrittori che erano con lui in emulazione (non di merito certamente), ma di applausi, e nello
- ↑ ogni volta che un critico, qual ch’egli si fosse,
- ↑ delle sue opere che
- ↑ [qu] colui
- ↑ scrisse tante
- ↑ L'altro, lontano quanto gli era concesso dai grandi, e
- ↑ se non si allontanò
- ↑ ma
- ↑ si
- ↑ insultò