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230 gli sposi promessi - tomo ii

dopo dopo 1 d’aver 2 fatto ad esse un’apostrofe su la loro inutilità, e non vi pensò più; ma la bellezza era per Geltrude un rodimento continuo, una occasione di regressi affannosi nel passato, e di sguardi disperati nell’avvenire. Ben è vero che 3 ella si andava paragonando con le altre, e si trovava più bella, ch’ella rideva di tratto in tratto, e si sarebbe creduto ch’ella ridesse di voglia, degli occhi sciarpellati della madre badessa, e 4 del mento incartoccciato della madre celleraria; ma in verità che quel riso non lasciava alla poveretta il dolce in bocca. 5 Spendeva 6 una parte del suo tempo nell’adornarsi come poteva, e cosi ingannava 7 alcun poco la sua noja; cercava di ridurre 8 l’abbigliamento alle fogge secolaresche, o di accordarlo all’aria del suo vólto, e a dir vero questo le riusciva 9 facilmente perché la natura le aveva dato un vólto, che, 10 per poco che gli si 11lavorasse attorno, stava bene. 12 Per far questo aveva Geltrude trovato un mezzo molto ingegnoso. Gli specchj, come ognun sa, erano proibiti nei chiostri come i lumi nelle polveriere, e Geltrude nei primi tempi non osava ancora, come fece in appresso, conculcare tutte le regole; ma la infelice scaltrita aveva fatto porre dietro ad un quadretto, ch’ella teneva appeso nella sua 13 camera, una lastra di latta levigatissima, e a quella si consultava segretamente. Ma quando dalle sue consulte ella aveva conchiuso che anche 14 in quell’abito ella era avvenente assai, quand'anche ella se lo udiva ripetere dalle più mondane o dalle più adulatrici fra le sue compagne, 15 il suo cuore ne rimaneva tutt’altro che soddisfatto. E quando poi il suo cuore le rinfacciava anche quella poca parte di piacere cosí mescolato e corrotto ch’ella aveva gustato, 16 ella sentiva più rabbia che pentimento. 17 Cosí la meschina 18 si precludeva l’adito alle consolazioni reali di cui il suo stato era ancora ca-

  1. Sic.
  2. loro detto qualche cosa di morale
  3. [la poveretta rideva] ella paragonandosi co
  4. della bazza incartocciata
  5. Accanto a sciarpellati ecc., in lapis, a margine: «di qualche contadinella mezzo contraffatta, di qualche signora di Monza con un viso de’ Baronci che venisse al parlatorio.»
  6. molto tempo
  7. un momento
  8. il vestime
  9. bene
  10. ancora per poco
  11. facesse
  12. Accanto, in lapis, a margine: «che stava bene con qualunque acconciatura».
  13. cella
  14. da monaca
  15. il dolore ch’ella ne sentiva, superava il piacere d'assai | ella
  16. ella provava allora un dolore [pari] senza compensi
  17. perché, non avrebbe voluto (lacuna)
  18. si precludeva all