Pagina:Gli sposi promessi IV.djvu/209

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appendici 799

apparire coloro s’eran guardati in viso, alzando la testa con un movimento, dal quale si scorgeva che tutti e due ad un tratto avevan detto: egli è desso: quegli che stava a cavalcioni tirò la sua gamba sulla strada e si alzò, l’altro si staccò dal muro; ed entrambi si avviarono incontro al curato. Questi tenendo sempre il breviario aperto dinanzi, come se leggesse, spingeva lo sguardo in su, per ispiare le mosse di coloro; e veggendoli venir proprio alla sua volta, fu assalito in un tratto da mille pensieri. Domandò subito in fretta a se stesso, se tra i bravi e lui vi fosse qualche uscita di strada a dritta o a sinistra, e gli sovvenne tosto di no. Fece un rapido esame di coscienza per ricercare se avesse peccato contra qualche potente, contra qualche vendicativo, ma anche in quel turbamento il testimonio consolante della coscienza lo rassicurava alquanto; i bravi però si avvicinavano. Si pose l’indice e il medio della sinistra mano nel collare, come per rassettarlo, e girandoli intorno al collo, volgeva intanto la faccia all’indietro, torcendo insieme la bocca, e guardava colla coda dell’occhio fin dove poteva, se qualcheduno arrivasse, e non vide nessuno. Lanciò una occhiata, disopra del muricciolo, nei campi: nessuno; un’altra più modesta sulla via che gli era dinanzi: nessuno fuorché i bravi. Che fare? tornare indietro non era a tempo; darla a gambe, era lo stesso che dire: inseguitemi, o peggio. Non potendo schifare il pericolo, gli corse incontro; perché i momenti di quella incertezza erano allora così penosi per lui che non desiderava altro che di abbreviarli: affrettò il passo, recitò un versetto a voce più alta; compose la faccia a tutta quella quiete ed ilarità che potè, fece ogni sforzo per preparare un sorriso, e quando fu accostato dai due galantuomini, disse mentalmente: ci siamo; e si fermò sui due piedi. Signor Curato: disse uno di quei due, piantandogli gli occhi in faccia.

— Chi mi comanda? rispose subito Don Abbondio, alzando gli occhi d’in sul libro, e tenendolo spalancato e sospeso con ambe le mani.

— Ella ha intenzione, prosegui l’altro col piglio minaccioso e iracondo di chi coglie un suo inferiore su l’intraprendere uan ribalderia, ella ha intenzione di sposare domani Fermo Tramaglino, e Lucia Mondella!