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gente» succedette il «povero me» : parola che, generalmente parlando, esce da una parte più profonda.

Cogli ajuti del Conte, Agnese potè quel primo giorno1 spazzare il suo povero abituro,2 ricogliere qualche masserizia sparsa3 qua e là nell’orto e nel campo, scavare ciò che aveva deposto sotterra;4 e tra con questi rimasugli e con5 quel di più, che il Conte6 le aveva dato appresso, allogarsi7 in casa, se non come prima, almeno in modo da poterci stare passabilmente, anzi da eccitare l’invidia dei suoi paesani.8 Ma il povero D. Abbondio questa volta ebbe campo e ragione più che mai di sclamare: «oh che gente! oh che gente!»9 La sua casa era la più mal trattata del villaggio, perché era la più apparente;10 e gli ospiti eroi, sospettando che ci dovesse esser più che altrove ricchezza nascosta, vi avevano11 impiegato più ostinate cure a metter tutto sossopra.12 Il sospetto non era mal fondato,13 né le14 cure erano state inutili; e Perpetua, mettendo il piede su la soglia15 tra mezzo i mobili spezzati,16 i fogli lacerati, e le piume delle sue galline, scorse tosto con raccapriccio frantumi e brani di quelle cose, ch’ella pensava aver meglio appiattate: e dovette confessare che i lanzichenecchi avevan più ingegno a scovare, ch'ella non avesse a nascondere. Don Abbondio, spinto innanzi dall’ansia di vedere i fatti suoi, e rispinto dal ribrezzo e17 dall’orrore, metteva il capo alla porta d’una stanza, e lo ritraeva; dava18 tre passi, e ristava.19 Quale spettacolo! Ogni stanza, oltre il guasto che presentava,20 dava tosto l’idea del guasto genera¬

  1. vantare
  2. raccorre
  3. e lasciata
  4. [e con questo e coi den | colle privazioni | con quest] e tra quest
  5. quello che
  6. le aveva dato
  7. se n
  8. [Ma il pove | Ma il tri | Ma D. Abbondio, all’aspetto del] (lacuna) Ma le sventure di D. Abbondio fanno più
  9. Il guasto dato alla sua casa e
  10. e quella dove gli [eroi] ospiti eroi
  11. messo
  12. Né avevano gettata | E il so
  13. e le ricerche non furono vane
  14. ricerche furono
  15. vide tosto con [orrore] raccapriccio frantumi e brani [del] di cose ch’ella aveva [nascoste] riposte con la maggior cura, e col maggiore studio, e [comprese] dovette confessare che i lanzichenecchi erano più [destri] abili [a trovare ch’ella non] a scovare ch’ella non fosse a riporre | tra mezzo [a] in
  16. [le | i libri] i fogli dei libri lacerati
  17. dal terrore
  18. un passo e traeva
  19. [Da per tutto ❘ Il guasto che app | si vedeva in un angolo bastava a dare] Ma la vista d'una stanza oltre il guasto che vi appariva, [da | faceva] rappresentava il guasto generale. Ma
  20. [faceva pensare ❘ tosto pensare ad altro] mo- strava pure i segni del