Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/56

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seguire

Seguo o sieguo, segui o siegui, — , seguiamo, — , — . Segui o siegui, segua o siegua. Ho seguito.

udire

Odo, odi, — , udiamo. — , — . Odi, oda. Ho udito.

uscire

Esco, esci — , usciamo, — , — . Esci, esca. Sono uscito.1

venire

Venuto. Vengo, vieni, — , etc. Venni. Verrò. Verrei. Vieni, venga. Son venuto.

VERBI DIFETTIVI

gire

Le forme non quì poste questi verbi non l’hanno.

Gito. Gite. Giva o gìa, givi. etc. Gisti, gì o gìo, gimmo, giste, girono. Girò, girai, etc. Girei, etc. Gite. Che gissi etc.2

  1. Dalle cui scuole ESCÌ l’autore della Gerusalemme; Quì ESCIREBBERO parole indegne della gravità delle nostre questioni, dice il Perticari, in luogo di uscì e uscirebbero, il che mi par guastare le forme de’ verbi come egli dice farsi per li Fiorentini.
  2. Se, come dice il Monti nella Proposta (al verbo gire) questo verbo, così come andare, si potesse usare nel senso di morire, ogni qual volta si dicesse ad alcuno, con ira, gite o andate, ei si potrebbe credere che si volesse mandare all’altro mondo. Il Boccaccio dice: Acciò che, morendo io, vedendo il viso suo, ne possa andar consolato; e il Monti vuole che si chiosi possa morir. Ma chi non intenderà qui nel suo vero senso andar per andarne da questo mondo? Dante Purg. Ben faranno i Pagan, quando il demanio lor sen girà: E qui ancora ha ellissi delle parole da questo mondo. Onde si vede che solamente per le circostanze che si accennano si può in questi due casi sostituire morire a gire e andare; ma il mettere nel vocabolario che gire si usi per morire, sarebbe un voler tornare alle tenebre donde egli cerca di farne uscire. Voglio dire che altro è una espressione ellittica, e altro una metafora; che non si hanno a