Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/69

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I nomi si dicono in latino aver casi, cioè cadenze diverse; perchè, veramente, chi faceva l’azione, colui che la sopportava, e quegli a cui era diretta, avevano al nome cadenze diverse l’una dall’altra , yt^ofer , pattern , patri ; ma in italiano , padre e sempre padre il nome è ; dunque in italiano non sono casi. Qui noa mi tratterrò troppo a lungo a dimostrare quanto siano smarriti coloro che appiccicar vogliono alla lingua italiana denominazioni particolari alla latina, e intelligibili solo nella grammatica di quella ; nel Cap. XXIV., a proposito de’ vocaboli attisH)^ passivo^ e neutro^ ne parlerò este- samente. Intanto odasi come ragiona il Monti nella saa Proposta intorno ai casi „ Quanto al Boccaccio è da „ dirsi, essere antico vezzo della nostra lingua il gittar o via, dopo il nome casa^ il segnacaso del genitivo ade- «, rente a chi la casa appartiene, e sostituire al segna- „ caso r articolo , o pure il pronome questo e quegli* „ Ond’ è che, in luogo di dire ex. gr. In casa del ma- „ rito ^ in casa dell’avvocato^ in casa di questi signo- „ ri , dicesi: In casa il marito , in casa T as^ocato^ in „ casa questi signori. Se poi ne’ suddetti esemp] I* ^^’ „ ticolo il il pronome questi sia nominativo o accu- sativo il Corticelli protesta di non saperlo, ed aggiunge che poco monterebbe il definirlo. Monta però il dire che, nel citato esempio del Boccaccio (l’esempio è; Il buon uomo in casa cui morto era), quel dubbio, qualunque siane l’importanza, resta disciolto;


come tali non si possono rifiutare nella nostra lingua; e dico, sia pure, che italiano egli può esser nel sei bia a dir se non di cose animate* che italiano egli può esser nel senso solo di aver vita^ e quindi non