Pagina:Guida al Lago d'Iseo.djvu/28

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Franchi, in que’ paesi tennero Curie e giurisdizioni con decime, e vi ebbero gastaldi ed avvocati. Vasti possessi ad Iseo, Timoline, Borgonato; già prima del 900 ebbero le monache longobarde di S. Giulia in Brescia, che teneano anche pesche speciali a Sarnico.

All’anarchia che fu germe ai piccoli comuni, contro i Saraceni e gli Ungheri si fortificarono Iseo e Rogno nel 906. È traccia di stazione di Saraceni anche presso Iseo alla Beca Mora. Quando nel 1158 e, nel 1166 un esercito germanico del Barbarossa scese per Valcamonica passò pel lago, dove le città collegata nella lega Lombarda già aveano navi armate (gazarie sirene). L’esercito imperiale abbruciò Iseo nel 1161. Allora presero a divampare ardentissime minute e frequenti le lotte tra i partiti della Chiesa e dell’Impero, e si combatterono fieramente ai confini sopra Lovere e Volpino, Ceretello, Qualino al settentrione, e Caleppio, Sarnico, Castel Merlo, Paratico verso mezzodì. Allora presero a costruirsi molte rocche, torri, castella sulle rive del lago. D’allora le due sponde diventarono rivali per le gare fra le repubbliche di Brescia e di Bergamo. E quando queste repubbliche vennero soverchiate prima dai Visconti e dagli Scaligeri, indi dai capitani di Milano e di Venezia, Malatesta, Carmagnola, Colleoni, Piccinino, questi paesi patirono molti incendi, concussioni, dilapidazioni. Finchè nel 1427 si raccolsero sotto la