Pagina:Guida al Lago d'Iseo.djvu/63

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contra il sito detto Ela per Vela o villa, ed era villeggiatura romana, della quale sono manifesti ancora avanzi di muri e d’acquedotti. Là presso si trovò frammento di statua d’Ercole, che fu mandato al Museo di Brescia. Nel 1865 vi si trovarono pavimenti a mosaico. La vaga parrocchiale S. Zeno a Sale fu rinnovata nel 1737. Nel 1875 Torelli a Sale aprì filanda a vapore di 22 bacinelle.


Marone. — Diede nome a famiglia di valenti pittori ed intagliatori dei secoli XVI e XVII, e Pietro da Marone dipinse a fresco in Iseo, a Riva, a Sovere, a Lovere. Di lui un bel quadro nella parrocchiale di Lovere. Quattro secoli sono, il centro di questo Comune era Pregas, che ha la chiesa di S. Pietro eminente sopra colle, magnifico punto di vista. La frazione di Marone crebbe non solo pel porto, ma anche pel forno di ferro che avea nella via detta ancora del Forno. Forno che cessò circa il 1630, e che alimentavasi del minerale cavato a’ piedi del monte Guglielmo. Nella parrocchiale al 2.° altare a sinistra é un Redentore, tela di Pietro da Marone, che sofferse per umidità. A Marone Vismara-Gavazzi nel 1872 presero a dirigere squisito filatoio di seta, nel quale del 1874 lavoravano 196 persone, massimamente fanciulle, e che dà annualmente seimila chilogrammi d’organzino. — Abitanti 1207.