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caschisti, che vi si succedono in guise strane, e vi producono ed alimentano la varia e mirabile fecondità di alcuna delle parti di Valle Camonica, che colle valli di Scalve mantiene ancora le selve resinose più vaste e più belle della Lombardia; quali quelle di Borno, di Bienno, di Grevo, di Vezza, di Ponte di Legno.

Per queste selve, e per le vaste ed inaccesse solitudini delle ghiacciaie, nella parte superiore della Valle, serbaronsi ancora sino nel secolo scorso alcuni cervi, cignali, marmotte, e caprioli e stambecchi, ed ora vi si cacciano ancora camozzi, ed urogalli e tetrao, vi compaiono aquile, e dal 1869 al 1872 vi si uccisero ancora tre orsi e sette orse.

I botanici sul Gavia, sul Tonale, sul Miller, sul Baitone, trovarono flora rarissima, preziosa anche per la Svizzera e per la Germania, ed unica per alcuni tipi. Come si può vedere dalla diligentissima descrizione fattane dal dottor Lorenzo Rota nel Prospetto della Flora della provincia di Bergamo (Bergamo, Mazzoleni 1855,, ed in parte nelle Piante vascolari della provincia di Brescia del prof. E. Zerzi (Brescia 1871).

Il capitano Adami nel 1876, completando studi di Spinelli del 1856; descrisse 135 specie di molluschi della Valle dell’Oglio, de’ quali sole 12 trovò sulle roccie cristalline, e di queste l’helix De Bettac vivente sul Tonale sino a 2700 metri.