Pagina:Guida di Pompei illustrata.djvu/95

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38-39.) Sepolcro di Ceio Labeone a dr. — È in forma di piedistallo ed era decorato di statue e bassorilievi. Presso il sepolcro si trovò la seguente iscrizione oggi trasportata al Museo:

A Lucio Ceio, figlio di Lucio, della tribù menenia ed a Lucio Labeone, figlio di Lucio, Duumviro di giustizia per la seconda volta, quinquennale, Menomaco liberto (fece).

41-42.) Sepolcro dei Fanciulli Grato e Salvio. — Una iscrizione a grandi caratteri senza alcuna tomba indica il luogo di riposo di N. Velasio che visse 12 anni:

n. velasio grato vix. ann. xii. Ed indi sta la tomba del giovine Salvio in forma di piccola nicchia quadrata con frontespizio che aveva la seguente iscrizione:

salvivs. pver. vix. annis. vi.

42.) Sepolcro della Famiglia di Arria a dr. — Sopra un muro con terrapieno che serve di base, si eleva il sepolcro di Marco Arrio Diomede con la iscrizione nel mezzo, da cui si rileva, che

Marco Arrio Diomede, capo del borgo Augusto Felice suburbano; in sua memoria, ed a quella dei suoi.

* CASA DI M. ARRIO DIOMEDE

24.) L’ultimo fabbricato a sinistra di questa strada contiene l’abitazione di esso Arrio Diomede, siccome l’attestava l’epigrafe che una volta leggevasi presso l’entrata. Ha il pregio di aver due piani che la rendono di maggior interesse.

La porta è preceduta da alcuni gradini rivestiti di marmo, e fiancheggiata da due colonnette di mattoni per reggere la tettoia.

Dopo la scala si entra in una specie di peristilio circondato da quattordici colonne che costituivano un