Pagina:Hypnerotomachia Poliphili.djvu/320

Da Wikisource.


La expressione olitoria dilla pictura dil praecedente quadrato, cusì era il coloramento distributo. Et primo la prima fascia era densissima di Sansuco. La secunda di Avrotano. La tertia di Chamaepiteos. Il rhombo di serpillo montano. La rotundatione contenta nel rhombo di Chamaedryos. La rosa di violarii amethestini. In circuito dilla rosa et fuori dil suo ambito erano di viole olorine, cum le viole densissimamente florei. Gli quatro circuli intro l’ultimo quadrato, negli trianguli facti dal rhombo, et quadrato inclusi erano di mellantio, overamente Gyth. Intro viole luteole. Tutto lo insepto in questi trianguli di Cyclamino. Gli circuli tra il primo et secondo quadrato erano completi di ruta. Gli circuli dil tertio di primula veris florida. Nel primo ambito tra il primo, et il secundo quadrato erano designate foliature acanthine, una tra due opposita, erano di polio montano, limitate tra adiantho. Nel centro degli circuli collocati sopra gli diagonii per ciascuno era sublato circa uno pede et semisso una pila, cum aequa legie in tutti servata, di altitudine et sphaerica crassitudine et collocatione, exclusi gli quatro causati dal intersito quadrato negli anguli diagonali. Negli quali nel centro se attollevano tricubitali cauli di malva rosaria purpurea, et molochinea, plurifolia et pentaphylla, cum largo provento floreo. Nel primo Sentonica. Nel secundo Dendrolivano, negli deformati dalla figura circulare contenta cum la exteriore et primaria fascia quadra, nel centro erano pile di Isopo. Dalle ambiente strate et recte al centro, et transversarie propinque al virente septo, et propinque a gli gradi lo excluso, tanta era la quadratura, et degli reliqui. L’altro sociale quadrato di questa conclusura molto periucundo, et venusto, et mirabile operatura, et commento, et mirifica distributione olitoria, et nobilissima innodatura, di coloramento di varii simplici distincta. Proximo ad gli marmorarii limiti dille ambiente strate nel quadrato, da quelle interstitio deformato, et relicto circumimitava una fascia pedale, et dodrante. Dalla quale coniugatamente se partivano tute le fascie uniforme ad compositione dilla operatura di questo quadrato. Dal altro per la interposita strata discriminato. Erano nove quadri, aequidistanti, per il capto dil principale quadrato. Gli quali da qualunque angulo ad angulo, l’uno cum l’altro se copulavano, cum sectione mediana, l’una cum l’altra dille fascie cum iusto obvio, et tale liniamento impleva il quadrato finiendo et coeunte cum la extrema fascia. Per la quale designatione tra questi quadri uno octogonio se causava, includentise gli quadri l’uno cum l’altro. Tra gli anguli degli quadri aeque formato era un altro quadro, cum le pleure verso gli dicti anguli constituto. Sopra ciascuna obvia sectione, in