Pagina:Hypnerotomachia Poliphili.djvu/383

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stato et dignificatione di magistrato per le cose optimamente geste, et multiplice victorie strenuamente adepte. Né a vui è celato la cagione che gli magnanimi homini, et qualunque virtuosa actione, nell’anticha et imperatoria citade, erano condignamente stipendiati. Uno dunque di questa prisca et honorificata Prosapia oriundo, nominato Lelio Syliro dal sancto Senato, longa è la potissima ragione, mandato fue Consule et designato, nella regione et Marchia Taurisana, dal alto monte nuncupata. Quivi ancora populabundo venendo. Ove presideva uno Magnifico et opulente et lautissimo signore et Regulo alticolo, di unica filia parente, nominato Tito Butanechio. Il quale dette la sua prestante filia in solemne et iusto et intemerato connubio. Confarrantise dunche alacremente cum questa di prudentia predita, et insigne iuvencula di egregia Indole et Matronale gravitate oltra le conspicue bellece, et la copia affluente degli fortunali beni. Essa ingenua et generosa di multiplice virtute et litteratura preclara et decorissima. Nutrita dapaticamente in regie delitie et patrii morigeramini. Appellata Trivisia, Calardia, Pia. La matre et della quale dicta Rhoa Pia. Ella di patrimonio amplamente dal patre dotata, detegli una grande parte della decima regione Venetia, patria piana septa di celsi et conspicui vertici di monti iminenti, insigni, notabili, de fonti, rivi, et prolapsi di fiumi. Nemorosi et di animali innoxii abundevoli. Celebrati dunque magnificentissimamente, dissoluto il nodo Herculano, li legitimi Hymenei. Et religiosamente invocata Cinxia sancta, adimplendo le matrimoniale legge, favorigiante la Divina Zygia Lucina, heberon nobilissimo germine, et copioso parto, suscepti più filii mascoli et femelle intercalariamente. Degli quali il primogenio fue Lelio Maurio, dal fusco colore cognominato. Il secundo, Lelio Halcioneo. Il tertio L. Tipula. Il quarto L. Narbonio. Il quinto L. Musilistre. Nelle figliole la natura, secundando le superiore virtute, gli conferite tanta bellecia et venustate, che unque da concepto humano se reputareberon concepte. La prima nominavase Murgania, et una Quintia. La tertia Septimia. La .4. Alimbrica. La quinta Astorgia. La sexta Melmia. Onde brevemente dicendo gli parenti immemori del fetoso beneficio dell’antista del parto. Et gloriabondi della elegante prole, quelle da virtute sua prognate autumavano. Heu me chi unque la difficultate fatale, et la inconstante fallace et mobile fortuna, expedito et innoxio evadere pole? Imperoché a quegli advene per immerito di tanto divo munere, non altramente che ad Atalanta et Hyppomane. Et oltra questo alla nostra domina Matre Cypria, Genitrice del nostro sagittifero Signore, comparantise improbamente, et di bellecia et di dignificatione se preferivano. O malo et nephario facto, et temerario auso. Là onde poscia che gli anni della sua infantia incominciorono excedere. Gli plebei, et il vulgo rude et ignobile, et inculto populo, non altramente che così A ii