Pagina:I Malavoglia.djvu/104

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cavallo senza gambe; lui lo sapeva dove erano le magagne, nascoste sotto la pece nuova.

— Una Provvidenza rattoppata! — sogghignava lo speziale, — sciroppo d’altea, e mucillaggine di gomma arabica, come la Monarchia costituzionale. Vedrete che gli faranno pagare anche la ricchezza mobile, a padron ’Ntoni.

— Fin l’acqua che si beve ci faranno pagare. Ora dice che metteranno il dazio sulla pece. Per questo padron ’Ntoni si è affrettato a far allestire la sua barca; contuttochè mastro Bastiano Zuppiddu avanza ancora cinquanta lire da lui.

— Chi ha avuto giudizio è stato lo zio Crocifisso, che ha venduto a Piedipapera il credito dei lupini.

— Ora, se la ruota non gira pei Malavoglia, la casa del nespolo se la piglia Piedipapera; e la Provvidenza torna da compare Bastiano.

Intanto la Provvidenza era scivolata in mare come un’anitra, col becco in aria, e ci sguazzava dentro, si godeva il fresco, dondolandosi mollemente, nell’acqua verde, che le colpettava attorno ai fianchi, e il sole le ballava sulla vernice. Padron ’Ntoni, se la godeva anche lui, colle mani dietro la schiena e le gambe aperte, aggrottando un po’ le ciglia, come fanno i marinai quando vogliono vederci bene anche al sole, che era un bel sole d’inverno, e i campi erano verdi, il mare lucente, e il cielo turchino che non finiva mai. Così tornano il bel sole e le dolci mattine d’inverno anche per gli occhi che hanno pianto, e li hanno visti del color della pece, e ogni cosa si rinnova come la Provvidenza, che era bastata