Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/10

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Prefazione. xi

tenza e una facile condanna. — Ebbene, potrà anche darsi che qualche cosa buona io non l’abbia vista, che parecchie altre non le abbia capite, e di ciò mi duole, se mai, sinceramente; delle sciocchezzuole ne ho per altro lette assai più che non ne abbia citate.

Di diligenza insomma io non credo aver mancato. Sono io ciò non pertanto caduto in qualche errore? Non sarebbe nessuna meraviglia; ma nessuno di coloro che hanno letto, o anche solamente saggiato, questi dialoghi, me ne può far carico: l’estrema difficoltà dell’argomento e la scarsità dei sussidî a cui potevo ricorrere, specie per il Politico, mi servano eventualmente di scusa. Tanto più perciò sono obbligato all’affettuosa e filiale amicizia del dr. Paolo Ubaldi e del dr. Ettore Bignone, già miei valentissimi discepoli, i quali mi prestarono nella revisione delle bozze non solo la loro diligenza, ma altresì e più la loro sicura dottrina.


Milano, 5 dicembre 1910.

G. Fraccaroli.