Pagina:Il Volapük - Critici e Abolitori.djvu/26

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sua prolusione alle lezioni di Vp, dopo di aver parlato dei reali pregi del Vp, aggiungeva: «non si può dire che l’opera del Sig. Schleyer sia perfetta; niente è perfetto in questo mondo (29), senza parlare di alcuni errori corsi nella derivazione delle parole, certe regole grammaticali hanno bisogno di essere ben definite, altre domandano anche di essere modificate. È per questo che ci sembra essere stato male ispirato nell’addottare il principio della costruzione francese, sebbene si lasci allo scrittore una certa latitudine nell’ordine di successione dei diversi membri della frase (30). Non è questo un lasciare il campo aperto ai capricci individuali (31) e agli idiotismi, che sono in certo modo i capricci delle masse? Quelli che hanno studiato il latino, sanno bene quale difficoltà incontri il principiante nell’imparare una lingua che non sottomette la costruzione delle sue frasi ad una regola unica e invariabile (32). Ma queste non sono che questioni di dettaglio, sulle quali l’accordo potrà farsi tanto