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un paio di grosse forbici, le pose nelle mani tremanti di miss Hutchins, dicendole: — «Cercate di aprir le vesti della vostra padroncina, che io corro a prendere dell’acqua in mare. Tagliate tutto; ma, badate ve’! di non muoverla.»

Senza aspettar risposta, il medico corre via, empie il suo cappello di acqua, e ritorna in un batter d’occhio. In ogni suo atto è pronto, ma calmo; e benchè appaia la sua apprensione, quanto fa e dice, lo fa e lo dice in un certo suo modo risoluto, celere, tranquillo, senza furia e senza agitazione. Nel tornare indietro, i cavalli agitantisi e Prospero stupido attraggono la sua attenzione. E con un tono che comanda immediata obbedienza: — «Taglia i finimenti ai cavalli; intendi?» gli grida; e gli tien l’occhio addosso, finchè gli vede girare intorno il capo colla pantomima di un arlecchino disperato, e cominciare a frugarsi nelle tasche in cerca di un coltello.

Il Dottore spruzzò abbondantemente di acqua la faccia e la gola di miss Davenne, le pose sulla fronte un fazzoletto bagnato, mentre la Hutchins le teneva una boccettina d’odore alle nari e le bagnava le mani con acqua di Colonia. Malgrado ogni sforzo, ella rimaneva insensibile. Diveniva pertanto manifesto all’occhio del medico, che rimedii più forti occorrevano a farla tornare in sè. Il Dottore, cavato di nuovo l’astuccio di strumenti, a grandissima costernazione di sir John si mise a scegliervi una lancetta. Felicemente in quel punto, miss Davenne riaprì un tantino gli occhi, e mormorò: — «Papà.» Sir John si chinò amorosamente su lei: — «Che hai, mia cara?»

— «Ah! il mio piede! un dolore orribile al piede.»

— «Qual piede?» domandò l’Italiano.

Ella lo guardò alquanto maravigliata; poi, indicandogli il piede destro: «questo,» disse. Pronunziate appena quelle parole, in un minuto secondo colle sue grandi forbici il Dottore aveva abilmente tagliato l’elegante stivaletto e la fina calzetta, e messo a nudo un piede di alabastro degno di una scarpetta da Cenerentola, ma stranamente slogato. Nè era tutto. La gamba era rotta proprio sotto la caviglia. Questo, col rapido colpo d’occhio di medico, piuttosto indovinò che non vide; e con un movimento rapido quanto il pensiero, gittò uno scialle sopra la parte ferita da nasconderla ad entrambi, padre e figlia, e disse in tono calmo: — «Ah, una caviglia slogata! una cosa un po’ dolorosa, ma niente di pericolo. Mi bisognano tutti i fazzoletti che potete darmi,» aggiunse guardando intorno. Fazzoletti di tutte le grandezze e qualità furon tratti dalle