Pagina:Il dottor Antonio.djvu/77

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battaglia campale. 73

— «Davvero?» rispose il Baronetto lasciando ad un tratto sfogare tutto il malumore accumulato nell’ultima mezz’ora. «Ho piacere di sentirlo dire. Sono pronto a fargli credito come a modello di disinteresse. Ma che farci, se mi fanno male le sue maniere presuntuose, e se non voglio soffrir più a lungo la sua aria di superiorità? Non sono forse libero di scegliermi il medico? Volete ora farmi il piacere, o signore, di abbandonar questo argomento?»

— «Come vi piace,» rispose freddamente il Dottore e scuotendo leggiermente il capo quasi per dire: — A che servono le ragioni? — «ma permettetemi appunto un’ultima domanda: credete voi che miss Davenne possa fare a meno di assistenza di medico?»

— «Confido nella vostra,» riprese sir John.

— «Certamente,» disse il dottor Yorke con notevole esitanza, «sino a quanto siano consigli per lettera, e possan bastare visite di tratto in tratto; — una per settimana, supponete, io sono a vostra disposizione.»

— «Non potete restar con noi,» disse sir John incominciando a scoraggirsi, «per intraprendere la cura di mia figlia? La rimunerazione...,» egli proseguì alteramente.

— «Non dite parola di questo,» interruppe il piccolo signore rapidamente. «Vorrei di tutto cuore poter rimanere, o che foste più vicino a Nizza per potervi trarre dalla difficile posizione. Ma mi è cosa affatto impossibile il restar qui, non fosse che per un giorno. Ho in Nizza una quantità di malati che non posso lasciare. Lord B... con forte attacco di gotta, malato che è da vent’anni mia pratica, — e vedete non si dee abbandonare; poi c’è il viscontino F... con la rosolia; — sua madre, una povera creatura sofferente di nervi, lo ama perdutamente; si spaventa per ogni nonnulla; ha bisogno di essere assicurata ogni due ore che il fanciullo va bene e mi tiene continuamente in moto. Questi malati, vedete, non posso lasciarli, è impossibile.»

Benchè grandemente sconcertato, sir John non pose neppure un momento in dubbio la validità delle scuse; e quei due nomi aristocratici caddero come due spruzzi d’olio sopra la ferita inflittagli dal rifiuto del dottore Yorke. Sarebbe stato così paziente il Baronetto se le nominate persone fossero state un M.r Smith, o un M.r Brown?

— «Poichè dunque la cosa sta così, potreste voi raccomandarmi alcun medico nel vicinato?» domandò sir John, dopo un momento di riflessione. Il Dottore si fregò la fronte con violenza, rivolse gli occhi a terra quasi volesse studiarvi una carta geografica, poi rispose:

— «Per dieci miglia intorno, in verità potrei dire in