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io non saprò nulla dalla sua. ― Ero quasi senza rimorso, senza quasi paura. Ma voi parlaste; voi mi diceste parole che io non aveva udite mai; voi mi strappaste una confessione... il pericolo m’apparve, certo, aperto, manifesto. E ancora m’abbandonai a un sogno. Le vostre angosce mi stringevano, mi facevano una pena profonda. Pensavo: l’impuro l’ha macchiato; s’io bastassi a purificarlo! Sarei felice d’esser l’olocausto della sua rinnovazione. ― La vostra tristezza attirava la mia tristezza. Mi pareva che forse io non avrei saputo consolarvi ma che forse avreste provato un sollievo sentendo un’anima rispondere eternamente amen alle volontà del vostro dolore.

Ella proferì queste ultime parole con tale elevazion spirituale in tutta la figura, che Andrea fu invaso da un’onda di gaudio quasi mistico; e il suo unico desiderio, in quel momento, era di prenderle ambo le mani e d’esalare l’ineffabile ebrezza su quelle care delicate immacolate mani.

― Non è possibile! Non è possibile! ― ella seguitò, scotendo la testa in atto di rammarico. ― Noi dobbiamo rinunziar per sempre a qualunque speranza. La vita è implacabile. Senza volere, voi distruggereste un’intera esistenza e forse non una sola...

― Maria, Maria, non dite queste cose! ― interruppe il giovine, piegandosi ancora verso di lei, prendendole una mano, senza impeto, ma con una specie di trepidazione supplichevole come se prima di compier l’atto egli aspettasse un segno di consenso. ― Io farò quel che vor-