Pagina:Inni di Callimaco.djvu/82

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Un dio ti fura i sensi alteri e magni?
     O decreto è d’Amor che non permette,
     36Che un’amorosa coppia si scompagni?

Vittime a tutti i numi ella impromette, 4
     Fa di me patto per sì dolce vita;
     39Ei la vinta all’Egitto Asia sommette. 5

Dunque il voto quì sciolgo al ciel sortita;
     Ma per te, donna, e pel tuo capo io giuro,
     42Che non fui volentier da te partita.

Veggia vendetta di ciascun spergiuro,
     Che di te non paventa; e che mai puote
     45Dalla forza del ferro esser sicuro?

Il ferro pur quella montagna scuote
     Altera tanto, che la più non scalda
     48Ovunque il sommo sol volve sue rote.

Ato mirò per la divisa falda 6
     Correr flutti e navigli: a tal virtude
     51Io debil chioma mi potea star salda?

Pera chi ciò, che la pia terra chiude
     Nelle vene secrete andò spiando,
     54E fe suonar da pria maglio ed incude.